La Giuria della VIII Edizione del Premio Ebook in…versi 2022 presieduta da Massimo Barile, dopo attenta valutazione delle sillogi pervenute rende noti i risultati del concorso:
- Opera 1^ classificata «Appunti» di Anna Santarelli, Rieti.
Vince: Trofeo Ebook in…versi 2022 – Attestato di merito – Pubblicazione della Silloge vincitrice in formato Ebook con regolare contratto di edizione con la Casa Editrice Montedit che prevede corresponsione dei diritti d’Autore a norma di legge
Questa la motivazione della Giuria: «Anna Santarelli propone una silloge di poesie fortemente sentita nel profondo dell’animo e capace di offrire una miscela poetica ammantata d’armonia.
La sua parola lirica penetra nel profondo delle emozioni, in una dimensione sospesa tra le evidenze e le incertezze, nella trama esistenziale tra “pensiero ed emozione”, tra le “linee invisibili” e “voli di disincanto”.
Nell’intreccio tra la Parola poetica e la vita si avverte la percezione del “vuoto da colmare” e l’esistenza di “lembi di vita da ricucire”: lo “sguardo di verità” indaga l’immediato, l’istante presente, e oltrepassa la nostalgia del passato.
Anna Santarelli estrapola dal giacimento emozionale ciò che reputa vitale per la sua poetica e le evidenze liriche sospingono oltre il puro pensiero, fino a condurre verso nuove prospettive di vita». Massimo Barile
- Opera 2^ classificata «Insieme» di Carla Killander Cariboni, Lund (Svezia).
Vince: Attestato di merito – Pubblicazione della Silloge vincitrice in formato Ebook con regolare contratto di edizione con la Casa Editrice Montedit che prevede corresponsione dei diritti d’Autore a norma di legge.
Questa la motivazione della Giuria: «Le ventitré liriche della silloge di Carla Killander Cariboni colgono e fissano frammenti delle molteplici manifestazioni della vita e diventano paradigma dell’esperienza esistenziale e della finitudine dell’Uomo.
Le stagioni della vita, come anche i profondi sentimenti e le dinamiche esistenziali, vengono esplorate attraverso le inevitabili metamorfosi del percorso dell’esistenza, scandagliando la miscela di pensieri ed emozioni, parole e sguardi, suggestioni e silenzi.
Dalla visione poetica emerge la ricerca del senso profondo della vita attraverso un’immersione totale nel suo flusso alla continua scoperta di qualche frammento della “sua” verità». Massimo Barile
- Opera 3^ classificata «La via del disincanto» di Floriana Menozzi, Brescia.
Vince: Attestato di merito – Pubblicazione della Silloge vincitrice in formato Ebook con regolare contratto di edizione con la Casa Editrice Montedit che prevede corresponsione dei diritti d’Autore a norma di legge.
Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di poesie di Floriana Menozzi è pervasa d’una visione lirica che miscela vertigine immane all’abisso, il sogno infranto alla disillusione, e conduce verso una dimensione eterea.
Floriana Menozzi fissa, in modo deciso, i “segni” lasciati nel cuore, come a voler cristallizzare le lacrime di memorie sigillate nel silenzio.
Le “parole del disincanto” dominano il processo lirico, si insinuano nei labirinti dell’anima, al contempo, le inquietudini attraversano il cuore e scandiscono il ritmo del tempo: la percezione degli “anni come petali appassiti” segna tali evidenze liriche.
La sua Parola, sincera ed intensa, si genera dall’armonia dell’anima e si nutre d’un simbolico “profumo” lirico delle emozioni». Massimo Barile
Gli Ebook vincitori verranno pubblicati in forma assolutamente gratuita, nella apposita collana della Casa Editrice Montedit saranno pubblicazioni altamente professionali realizzate in formato ePub e Mobi e poste in vendita sulla piattaforma Bookrepublic e sui principali Store mondiali (Amazon, Apple Store, Kobo, Ibs, etc.). Saranno dotati di DRM (che ne vieta la duplicazione) ed avranno Codice ISBN.
Verrà anche data la possibilità (previo successivi accordi e solo a chi lo desidera) di avere pubblicazione cartacea del volume, con il sistema di Print on Demand.
Opere Segnalate dalla Giuria con Attestato di merito e proposta di pubblicazione:
- «Ricordi d’Africa» di Alberto Arecchi, Pavia.
Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di Alberto Arecchi rappresenta una testimonianza, profondamente vissuta e sentita, che si nutre poeticamente dei “ricordi d’Africa”, attraverso il recupero memoriale che miscela atmosfere di luoghi magici, profumo dei fiori di jacarandà e le emozioni che regala il “cielo d’Africa”.
Le molteplici suggestioni delle atmosfere africane si alternano ad immagini di sofferenze e tragedie causate dalla guerra e dai frequenti conflitti armati che continuano a distruggere la Terra d’Africa.
La Parola del poeta “danza nel ritmo del cuore”, proprio come il vento africano, e regala una vertigine emozionale». Massimo Barile
- «Quanti petali rosa» di Gianni Busato, Casale sul Sile (Treviso).
Questa la motivazione della Giuria: «La visione poetica che emerge dalla silloge di Gianni Busato miscela riferimenti esistenziali e recupero memoriale.
Il processo lirico è cosparso di emozioni e sussulti dell’animo, e lo sguardo del poeta, quieto e delicato, illumina costantemente le manifestazioni della vita.
L’esistenza stessa viene percepita dal poeta come un “dono” e la Parola rende fedelmente la sua intenzione lirica». Massimo Barile
- «Piazza del Popolo» di Riccardo Del Sole, Antrodoco (Rieti).
Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di Riccardo Del Sole si nutre di richiami e rievocazioni, in una miscela tra “ombre di ricordi” e “risonanze di giovinezza”.
La Parola poetica è tagliente ed incisiva, accompagnata da un lessico ricercato.
Il verso diventa frammento di tali evidenze liriche e la visione del poeta, come naufrago nel mare delle “verità dissolte”, si immedesima nell’inesorabile “scorrer dell’esistenza”». Massimo Barile
- «Sicut Cervus – desiderat ad fontes aquarum, ita desiderat anima mea ad Te» di Francesco Del Zoppo, Livorno.
Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di Francesco Del Zoppo rappresenta un itinerario lirico che s’immerge in una dimensione atemporale dove l’enigmatico universo emozionale ed il ricordo, direi la multiforme percezione memoriale, sono pervasi d’un significato che necessita profonda decodificazione.
Si assiste ad una totale deflagrazione interiore del microcosmo del poeta dalla quale emerge l’evidenza d’un dissidio lirico, d’un senso di estraneità e d’una reiterata virulenza nel ricercare geometrie tipografiche per creare un piano pluridimensionale della sua poesia». Massimo Barile
- «Come un libro la mia vita» di Marilena Parro Marconi, Sacile (Pordenone. Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di Marilena Parro Marconi riconduce alla trama esistenziale che diventa percorso lirico, tra recupero memoriale, a volte pervaso di nostalgia per il passato, e un’immersione nelle regioni segrete dell’animo.
Lo scandaglio del mondo interiore conduce ad un continuo disvelamento lirico e l’universo emozionale viene trasfuso nei versi che diventano testimonianza delle percezioni profonde della poetessa». Massimo Barile
- «Graffiti sulla strada del vento» di Ivan Vicenzi, Sermide (Mantova). Questa la motivazione della Giuria: «Ivan Vicenzi offre una visione poetica sofferta e la sua Parola penetra nelle più labili percezioni dell’umano sentire.
Durante il processo lirico emergono simbolici “segni” di verità e di speranza che illuminano l’anima: la vita stessa viene percepita dal poeta come un arduo “volo” durante il quale è necessario sopportare il dolore per “restare vivo”.
Dalla percezione poetica deflagra la necessità vitale d’un atto salvifico, oltre all’intima esigenza di ricercare il profondo significato della vita». Massimo Barile
La premiazione si è svolta a Melegnano (Milano) sabato 11 marzo 2023 durante l’Open Day del Club degli autori. Online le fotografie
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